TIM e Fibra facciamo il punto!

Un paio di anni fa il governo ha messo sul piatto parecchi soldi per risolvere il problema del “digital divide”, che tradotto significa portare un internet decente in tutto il territorio italiano.

Il concetto di “decente” è stato stabilito con dei criteri forse semplicistici che andremo a vedere successivamente.
Fino allo stanziamento di questi fondi, gli operatori, con in testa la Telecom, hanno iniziato a cablare quelle che loro chiamano le zone a”fallimento di mercato” quelle aree in cui la superficie in rapporto alla popolazione non rendevano accettabili gli investimenti necessari.
Il piano del governo appunto doveva finanziare lì dove non conveniva investire, con lo stesso concetto del portare luce acqua e gas nelle campagne visto nei decenni precedenti.
A quel punto si sono tutti resi conto che di queste aree in Italia ce ne sono a bizzeffe. Basti solo immaginare la quantità di aree popolate subito a nord di roma: tantissime, sparse a macchia e con pochi abitanti ognuna. La lista di attesa quindi cresceva e ovviamente gli operatori hanno iniziato i lavori li dove per loro avrebbe portato rapidamente un maggior profitto, cercando concettualmente “i più grandi fra i piccoli”, con un occhio anche alle difficoltà e alla presenza di altre istituzioni da servire come scuole ospedali ecc. Questa specifica classifica è quindi del tutto sfavorevole sulla carta all’ Olgiata che è considerata una sorta di enclave, ma che non rispetta gli altri requisiti di cui sopra e oltretutto le linee preesistenti da convertire sono in pessimo stato e molto vecchie.
Il Consorzio Olgiata è a quel punto intervenuto: è riuscito nella miracolosa impresa di ricordare a Telecom della sua esistenza ed ha ben venduto il concetto che gli abbonamenti sarebbero fioccati. Oltretutto con una intelligente manovra ha “sfruttato” Acea,  la quale aveva in previsione degli scavi ed ha cosi permesso alle compagnie telefoniche di sfruttare questi nuovi condotti per poter agevolare i lavori. Quindi abbiamo a costo economico zero fatto “risalire in classifica ” per gli operatori l’Olgiata la quale oggi gode di una rete in “fibra”.
Cosa significa fibra FTTC FTTH e FTTE ? significa tutto e niente, dipende in pratica fino a dove arrivano i fili. Il contratto con il governo imponeva una connessione “decente” ricordate? Bene dietro la parola “fibra” si va a racchiudere il concetto di aver portato a termine il contratto.
TIM è arrivata, ha convertito le sue cabine per ospitare la fibra e poi ha sfruttato i vecchi cavi per trasmettere fino alle abitazioni il servizio, questo in Olgiata come nel resto del paese
E il servizio che sia 30 100 o 1000 si sta diffondendo e funziona. Quando trovano fili “marci” verso le abitazioni loro semplicemente (giustamente?) abbassano la velocità nell’ottica di cercare la stabilità.
Oltretutto le cabine non sono tutte uguali e non servono lo stesso numero di persone, in pratica se nella cabina arriva 1000 e deve servire 10 persone basta dividere e sappiamo il risultato, ma se la stessa cabina deve servire 20 abitazioni il risultato sarà diverso.
Tornando ai fili “marci” un dogma dichiarato dagli operatori è che il filo dalla cabina fino a casa è di pertinenza del proprietario, a volte diventa dal muro fino a casa (che comporta meno lavori ) ma la versione cambia al variare dall’operatore che ti risponde quando chiedi assistenza! Loro non segnalano e non vedono preventivamente la qualità finale che entrerà nella casa di ognuno e questo viene nascosto sul contratto dalla parola “fino a 100mb”, se poi son 30 rientrano ancora nel contratto.
La differenza la fa la fibra dentro casa, cioè la FTTH ma non c’è ancora, non serve agli operatori per rispettare gli accordi governativi e quindi si torna al concetto che l’Olgiata è a “fallimento di mercato”, e sicuramente 10 abbonamenti a 1000mb non giustificano ad oggi ulteriori impianti. Non c’è un ufficio specifico dove andare a spiegare che “saremmo mille a mettere la fibra” quindi ad oggi godiamoci un fatto.
Il fatto è semplice : nella migliore delle ipotesi si viaggiava a 5mb con una instabilità simile a quella di un una barca in tempesta. Ora arrivano dai 25 ai 70 mb/s e sono stabili e permettono di fruire di tutti i servizi internet anche più impegnativi (Netflix in 4K ad esempio, TIM vision funziona male spesso anche in presenza di buone connessioni, quindi non è attendibile). Volete un test reale ? aprite Youtube, cercate video full HD, ecco se si apre velocemente e non va a scatti la linea funziona bene, anzi osate portatelo a 4K e c’è il rischio che funzioni!
Questo è quello che viene previsto per i contratti residenziali, l’assistenza non la dà il commerciale ma il numero 187. Il commerciale vende quello che gli dicono e prendersela con lui non risolve niente, è come prendersela con il governo perchè non ci sono asili nido però ci invitano a fare più figli! Potete disdire e tornare a quello che avevate se pensate sia meglio.
Oltretutto sappiamo che la stessa TIM richiama gli stessi che hanno fatto abbonamenti per riproporli. Ecco queste sono agenzie, voi i contratti li avete sottoscritti (caso unico) direttamente con TIM e con un prezzo diverso. Gli accordi fra TIM e le agenzie sono interni alle aziende ma in linea di massima vi posso dire che se una zona diventa “disponibile” la legge anti monopolio la rende fruibile a tutti gli operatori e questo porta anche ad agenzie sussidiarie a TIM che provano a rivendere un servizio che già avete acquistato, questo perchè dal momento in cui firmate alla posa effettiva può passare un mese, periodo in cui il contratto formalmente non esiste e quindi risultate ancora senza Fibra e queste persone vi chiamano spacciandosi per TIM anche se sono solo agenzie. Da qui la confusione, ma che ci possiamo fare?
Quindi si va a fortuna per la velocità e non è realmente preventivabile, non c’è favoritismo che tenga, non c’è un rubinetto magico da girare, è matematica di base e marciume degli impianti, quindi tenete pronto il numero 187 e preparatevi ad affrontare costi per i fili dentro casa vostra che possono avere anche 30 anni e forse andrebbero cambiati.