Richiesta di scorporo del canone di depurazione dalle bollette ACEA

Gentili Consorziati,

come probabilmente saprete il Consorzio è dotato di un proprio impianto di depurazione delle acque reflue domestiche nel quale confluiscono gli scarichi delle abitazioni presenti nel Comprensorio Olgiata e che in esso vengono trattate prima di essere immesse nel Fosso della Rimessola.

Tale circostanza rende legittima la richiesta all’Acea di essere esentati dal pagamento del canone di depurazione presente nella bolletta dell’acqua; il servizio di depurazione costituisce infatti una prestazione contrattuale e non un obbligo di legge per cui, in assenza di tale prestazione, non c’è alcun obbligo di pagamento.

Abbiamo riscontrato che in occasione di tale richiesta fatta da alcuni Consorziati, l’Acea ha chiesto una dichiarazione da parte del Consorzio nella quale si attesti che l’utenza in questione è servita dall’impianto di depurazione del Consorzio con allegata l’autorizzazione allo scarico rilasciata dalla Città Metropolitana di Roma.

In proposito si fa presente che tale autorizzazione al momento è in regime di prorogatio essendo scaduta ad ottobre del 2020 e non essendo stato ancora rilasciato il rinnovo nonostante il Consorzio ne abbia fatto richiesta nel termine prescritto.

Sappiamo da alcuni Consorziati che l’Acea sta respingendo le istanze di scorporo del canone (e di rimborso dei canoni versati) opponendo proprio la scadenza dell’autorizzazione.

Purtroppo fino a quando la Città Metropolitana di Roma non rilascerà la nuova autorizzazione l’unico rimedio a tale situazione è quello giudiziario, ovvero il ricorso al Tribunale per vedere riconosciuta la condanna di Acea alla restituzione dei canoni di depurazione riportati in bolletta. Peraltro in proposito si fa anche presente che non spetta all’utente dimostrare l’inesistenza del servizio, ma al contrario è il gestore a dover fornire la prova della propria regolare prestazione (Cassazione n. 14042/2013). Se tale prova manca, l’utente, con riferimento al periodo oggetto della fatturazione, dovrebbe essere liberato dal giudice dall’obbligo di versare la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione, ottenendo anche il rimborso di quanto versato negli ultimi 5 anni.

Tenuto conto della colpevole inerzia della pubblica amministrazione che non provvede al rinnovo di un’autorizzazione scaduta da oltre un anno, nonostante la nostra tempestiva richiesta, riteniamo utile e opportuno che i Consorziati richiedano lo scorporo degli importi non dovuti ed eventualmente si attivino per ottenere il riconoscimento di un loro diritto qualora ricevano un diniego da parte di Acea.

Il Consorzio è disponibile a dare supporto legale ai Consorziati ai quali Acea ha opposto o opporrà diniego alla loro legittima richiesta di scorporo del canone di depurazione. Per maggiori informazioni in merito è possibile inviare una mail all’indirizzo canonedepurazione@consorziolgiata.it alla quale risponderà il nostro legale interno, avv. Jessica Mirra.

Cordiali saluti

Il Direttore del Consorzio

dott. Valerio Pagano