La pioggia ed il forte vento possono provocare la caduta di alcune alberature, fenomeno che rientra nella normalità degli eventi quando il patrimonio boschivo comprende migliaia di esemplari. Per limitare questi eventi negativi, gli alberi del Consorzio sono costantemente monitorati per salvaguardare l’incolumità dei consorziati e delle loro proprietà.
Il monitoraggio è fatto con la consulenza di un Agronomo professionista iscritto all’ordine e riguarda sia le piante poste lungo le strade e sia le aree boschive.
Nelle strade sono monitorate le piante poste entro 8 metri dal ciglio stradale. Quelle “problematiche” sono contrassegnate con una “X” di colore blu se devono essere tagliate, oppure con un cartellino di colore bianco se richiedono una particolare sorveglianza.
I boschi sono classificati come “Cedui”, ovvero soggetti al taglio periodico, ed il loro stato è il risultato di 40 anni di incuria delle precedenti proprietà. Queste aree sono caratterizzate da un fitto sottobosco, da alberi e rami secchi oppure caduti e lasciati sul posto, e da un anomalo sviluppo in altezza di piante esili soffocate da altre piante. Alla crescita in altezza non corrisponde però un analogo sviluppo dell’apparato radicale che provoca la caduta anche di queste piante “sane” nelle giornate di forte vento e terreno molle per la pioggia.
Il Consorzio sta attuando un piano di risanamento dei boschi anche per renderli accessibili, che prevede anche la progressiva trasformazione dei boschi da “cedui” ad ”Alto Fusto” dando spazio per la crescita alle piante più sane e rigogliose. Per questi lavori è stata richiesta l’autorizzazione agli Enti competenti che comunque, per i regolamenti regionali, potranno essere eseguiti solo dal primo Novembre 2020 al 30 Aprile 2021.
Il Consigliere del cda
Dott. Roberto Bianchini