Incremento dei prezzi dell’energia elettrica e dei costi dell’acqua irrigua

Gentili Consorziati,

come avrete certamente appreso dalla lettura dei quotidiani e dall’ascolto dei notiziari in televisione, il prezzo del gas sta crescendo di giorno in giorno e ha toccato valori mai raggiunti in passato, attestandosi da ultimo sopra i 300 euro a megawattora, ovvero valori oltre 10 volte superiori ai valori standard degli ultimi anni.

Come ormai noto anche ai non addetti ai lavori l’aumento del prezzo del gas determina l’aumento del prezzo dell’energia elettrica che ha raggiunto anch’esso valori impensabili solo pochi mesi fa.

Il bilancio preventivo per il 2022, che sarà soggetto al vaglio della prossima imminente assemblea, aveva tenuto in considerazione i prevedibili aumenti del costo dell’energia elettrica secondo le stime, fatte dai vari operatori del settore ad inizio anno, le quali prevedevano un incremento dei prezzi di circa il 60/70%, importo che già sembrava esorbitante ma che è invece risultato del tutto sottostimato rispetto a quanto sta accadendo, soprattutto negli ultimi 3 mesi.

Basti pensare che nei mesi di giugno e luglio del 2021 il Consorzio aveva ricevuto bollette dell’energia elettrica per un importo complessivo di 38.831 euro mentre negli stessi due mesi del 2022 l’importo è stato di 204.762 euro, con un incremento del costo superiore al 500%.

Peraltro una quota molto rilevante di tale importo è riferita alla forza motrice necessaria al funzionamento dei pozzi per l’acqua irrigua e dunque all’aumento dei prezzi si è sommato anche l’aumento dei consumi dovuti alla siccità verificatasi nel corso di quest’estate, che ha determinato un incremento di circa il 60% dei KWh consumati.

Tale situazione, se non vi saranno cambiamenti e/o provvedimenti governativi ad hoc, potrebbe determinare una complessa situazione finanziaria per il Consorzio, atteso che il rimborso delle spese per l’acqua irrigua viene chiesto ai Consorziati una volta l’anno sulla base dei consumi e dei costi a metro cubo riferiti all’anno precedente, mentre le bollette dell’energia elettrica devono essere pagate mensilmente al fornitore.

Il Consorzio sta valutando le possibili opzioni per fronteggiare il problema, tra cui la verifica della possibilità di accesso alle misure di aiuto già messe in campo dal Governo per le imprese e i cittadini e l’esplorazione dei prezzi praticati da gestori diversi dall’attuale fornitore.

In ogni caso, di concerto con il Consiglio di amministrazione, abbiamo ritenuto doveroso avvisare i Consorziati non tanto del problema, del quale tutti sono sicuramente già a conoscenza attraverso i media, quanto della misura dello stesso che probabilmente non è altrettanto percepibile con la stessa facilità, ma che determinerà sia un consistente incremento del prezzo a mc dell’acqua irrigua che la necessità di un adeguamento del preventivo di spesa per il 2022.

Cordiali saluti

Il direttore

dott. Valerio Pagano